VINCENZO FAMIANI (1903 - 1982)

Dizionario enciclopedico (TRECCANI) primo supplemento pag. 340

“ - FAMIANI VINCENZO - Fisiologo (n. NASO 1903);
Prof. Univ. Dal 1947, insegna Fisiologia Umana a Perugia.
    Le sue ricerche più significative riguardano la farmacodinamica delle sostanze simpatico-mimetiche, il metabolismo dell’acqua e dei sali minerali, il significato funzionale della sostanza del cordone ombelicale.
   Tra le sue pubblicazioni: “Gliconeogenesi ed acido pantotenico (1960)”


 

ELOGIO FUNEBRE di: Riccardo Nicosia
Nino Pizzo
Fortunato Germanotta

 

 

 

 

 

ELOGIO FUNEBRE DEL 2 FEBBRAIO 1982        (Riccardo  Nicosia)
 
Signori, dinanzi a noi, in questa bara, giace ormai gelido nella morte, quello che fu uno dei più brillanti intelletti di questa terra.
In un mondo in cui i mediocri, si contendono schiamazzando, cariche ed effimeri onori, solo pochi, anzi pochissimi uomini di levatura superiore, amano starsene silenziosi, schivi dei clamori e delle celebrazioni. Il prof. Famiani apparteneva a questi ultimi.
  Uomo di grande umanità, prestigioso professore universitario, scienziato di fama mondiale. Egli amò sempre scendere dal piedistallo su cui lo ponevano le sue eccezionali virtù, e, per la mitezza del suo carattere, fece della modestia una sua regola di vita.
   Così per rispettare questa sua scelta di vita silenziosa ed appartata, noi vogliamo rispettare la regola.
   Il paese che gli ha dato i natali, raccolto qui, in quei pochi che restano, partecipa con silenzio al suo ultimo andarsene. Non vedremo più la sua nobile figura longilinea, dall’incedere ormai incerto negli ultimi anni, scendere dal Corso Umberto. Non lo vedremo ritornare, come amano le rondini, ogni stagione dietro l’altra, alla sua terra nelle calde stagioni ed anche nelle luttuose ricorrenze che puntualmente rispettava.   Queste immagini restano affidate al nostro ricordo, restando sotto gli occhi il disadorno paese che si spoglia ancora una volta delle sue gemme migliori.
   Ma se è l’uomo che muore, di quest’uomo non si può parlare di morte, a lui sopravvivono le sue grandi intuizioni di docente e di scienziato, ormai acquisite al patrimonio culturale dell’umanità intera.
   Quando si muore dopo avere operato così, credetemi non si muore, perché si è immortali.
   Le sue spoglie si avviano a riposare nel Gran Camposanto, la sua anima si è già avviata verso il Cielo, il suo sapere è già custodito gelosamente dagli uomini si scienza.
Gli amici ed estimatori trovano conforto, nella tristezza di questo momento, nel sapere che il suo nome resterà nella piccola schiera degli immortali.
   Addio prof. Famiani e grazie per la tua scienza che ci hai lasciato in Dono.
   Ti ricorderanno e ti ricorderemo tutti.
                                                                          

 

 

 

 

 
 
   
     Credo sia facile che un giorno ci capiti di sentir dire che una vita è stata salvata grazie  agli studi del Prof. Famiani.
Quel giorno esploderà in noi tutto l’orgoglio municipale ed ognuno si affretterà ad affermare che Vincenzo, anzi Vincenzino, Famiani era suo amico.
Ed ognuno sarà sincero, perchè per tutti i Nasitani il dott. prof. Vincenzo Famiani, direttore dell’Istituto di Fisiologia umana dell’università di Perugia, restò solo e semplicemente: un amico.
    Un uomo che, accanto a noi e con noi, non ci fece mai avvertire il peso del divario culturale che separa l’uomo di scienza dall’uomo della strada.
    Anche quando la sua fama travalicò i confini dell’Italia per espandersi nell’Europa e nel mondo, Egli non assunse mai l’aria cattedratica dell’uomo insigne ed i suoi modi, i suoi gesti, le sue battute, perfino la sua ironia rimasero quelli di un uomo semplice e buono.
    Ma noi ti abbiamo apprezzato in vita, Vincenzino Famiani, e spesso ci siamo vantati di essere tuoi concittadini, quasi a voler nobilitare la nostra grigia esistenza.
    Oggi che ci lasci definitivamente e ci lasci con la stessa discrezione, con la stessa umiltà con la quale sei vissuto, sentiamo il bisogno di riconfermarti che tutti i Nasitani ti ricorderanno come uno dei figli migliori di questa terra.
Addio!                                                                          
                                                                                  

 

 

 

 

 

 
 
ELOGIO FUNEBRE DEL 2 FEBBRAIO 1982    (Fortunato Germanotta)
 
Inchiniamoci Nasitani!
 Passano le spoglie mortali del nobiluomo Vincenzo Famiani, nostro illustre concittadino, docente universitario emerito, scienziato che ha onorato la scienza e il paese natale!
 A pieno merito egli va ad affiancarsi ai tanti uomini illustri che, nei secoli, hanno fatto grande e gloriosa la nostra città. Generazioni future continueranno a conoscere sui libri il nome del Professore Famiani  e che il Professore Famiani era un nasitano!
A noi che lo abbiamo conosciuto mancherà il sorriso bonario, l’amabilità, la finezza dell’uomo che sempre ha saputo essere come noi, Nasitano tra Nasitani, e che aveva fatto della modestia la sua bandiera!
  Perché gli uomini veramente superiori hanno anche il culto della modestia!
   Il tempo e la caducità delle cose portano via anche Lei, Professore.... Qui, purtroppo resta solo la palude piatta e grigia, sulla quale il sole e la luna, nel loro eterno giro, continueranno a risplendere illuminando uomini e cose...
  Vedranno ancora, sul vetusto Colle uomini eccelsi come quelli che nel tempo ci hanno lasciato!?
  Per l’ultima volta io mi inchino davanti a Lei e La saluto, Professore! La ringrazio per averci sempre sorriso, per averci sempre voluto bene! Soprattutto per avere contribuito tantissimo a farci sentire orgogliosi di essere Nasitani!